L’Angelo del Male – Brightburn di David Yarovesky

Il regista al suo secondo film dirige con mano ferma un film che si inserisce con disciplina all’interno del genere più visto e amato del momento.

La trama in breve

Un neonato proveniente da chissà dove precipita sulla Terra. Tori Breyer e il marito Kyle – coppia che non riesce ad avere figli – raccolgono il piccolo e di fatto lo adottano crescendolo con amore, come se fosse loro figlio. Brandon nel crescere si rende conto di non essere come gli altri e se ne rendono conto anche i suoi compagni a scuola, bullizzandolo per questo in quanto diverso. La consapevolezza e la scoperta di sé, del vero sé, portano Brandon a rendersi conto di avere poteri inauditi. Solo che questa scoperta, invece di essere l’inizio di una brillante carriera rivolta al bene dell’umanità, è l’inizio di un terribile incubo per tutti.

L’Angelo del Male, è diretto da Yarovesky, ma è figlio per stile e immaginazione della coppia di fratelli Gunn, uno in veste di sceneggiatore e l’altro in veste di produttore. Il regista di Guardiani della galassia si è detto entusiasta del film, tanto da definirlo “rivoluzionario”, per il modo in cui affronta il supereroismo.

In prima battuta il film sembra un CarrieLo sguardo di satana ambientato ai giorni nostri: il ragazzo ha problemi a scuola, è ghettizzato e come Carrie scopre di avere dei poteri sovrannaturali, che proprio come lei userà in modo malefico; è evidente anche il richiamo al personaggio di Superman, per ambientazione e per gli ovvi richiami di sceneggiatura.

Regia, fotografia e soprattutto la musica sostengono i novanta minuti del film che ha alcune scene che rimangono impresse, tra cui quella della tavola calda e quella dell’incidente della macchina. Senza svelare di più, è interessante il punto di vista “nuovo” di un supereroe che volge al male e non al bene e il mix tra horror e sci-fi è in gran parte riuscito.

Il cast capitanato dal giovanissimo Jackson A. Dunn è ottimo e spicca su tutti una brava, impaurita eppure forte Elizabeth Banks. Il film segue un’impostazione ormai classica dei film di genere e basa molto del suo fascino, se non tutto, sui rumori e sul comparto audio che spaventa e da forza alle immagini; il bambino-creatura demoniaca è di per sé molto interessante e accattivante e in molte scene la tensione è alta. Come detto, la regia è semplice ma precisa, senza sbavature.

Nell’anno domini 2019, siamo giunti alla visione e rivisitazione, in qualsiasi possibile modo, del ruolo del supereroe all’interno di questa società che a sua volta diventa spesso il simbolo o comunque l’apice di una visione d’insieme, se vogliamo politica; in questo caso il film non sceglie una via politica, cosa che in parte hanno fatto per esempio gli ultimi film Marvel o il Get Out di Jordan Peele, ma segue il percorso più classico dell’intrattenimento, a differenza di gran parte dei prodotti Marvel il film non stempera mai la tensione ed è lanciato verso il finale, anch’esso interessante.

Il film è vibrante e per i suoi novanta minuti martella lo spettatore, mischia tante idee e immagini già viste, ma è cattivo quanto basta, non ha momenti di “buonismo” e riesce a regolare uno spettacolo in parte convincente.

Il film esce oggi in tutto il mondo contemporaneamente e solo il botteghino, più che la critica, ci racconterà la sua riuscita; capiremo se questo giovane ragazzino demoniaco dal faccino malinconico, sarà in grado di conquistare giovani e meno giovani, con la sua idea nuova che poi, tanto nuova non è.

Insomma il film è consigliato a tutti coloro che vogliono vivere novanta minuti di azione, realizzata e diretta con bravura, di musiche martellanti e che non pretendano altro da un film; è un discreto film di genere, con alcune buone trovate e con un’impostazione interessante. La scena dell’uccisione dei poliziotti vale da sola la visione.

F

Di Matteo Bonanni

Precedente il cameraman e l'assassino- C’est arrivé près de chez vous (1992) di Rémy Belvaux, André Bonzel e Benoît Poelvoorde Successivo John Wick: Chapter 3 – Parabellum (2019) di Chad Stahelski